Senza pretesa di completezza, indico a seguire qualche spunto.
L’oggetto della mail
Spesso non ci si fa troppo caso, ma è fondamentale. Un oggetto corretto è il primo contatto che si ha con l’interlocutore, e dunque la prima (e direi quasi unica) possibilità di fare un buon colpo d’occhio. È importante che l'oggetto sia breve, mirato e diretto al punto, e soprattutto che si metta dal punto di vista del committente e non di chi scrive.
Le parole di presentazione
Devono anch'esse essere brevi e mirate. Una mail di accompagnamento deve fare il suo lavoro in poche righe (tre? cinque? in ogni caso pochissime: la stringatezza nelle comunicazioni scritte ha un valore inestimabile). Nessuno ha tempo da perdere in queste cose, e non ci vogliono molte parole per far capire che sei un professionista.
Il tono può anche essere meno formale rispetto al curriculum, senza però scivolare nella faciloneria: il cliente non è, o perlomeno non in questa fase, un amico.
Essere informati
Ovvero evitare di dare l’impressione che sia il cinquantesimo copia e incolla, o peggio ancora mandare la mail a un elenco di destinatari nascosti. La vendita passa attraverso un ciclo, e il primo passo è quello di informarsi a proposito del cliente potenziale. Quantomeno bisogna leggere la sezione "Chi siamo" del sito dell'azienda cui ci si rivolge, anche per trovare un qualche appiglio per la conversazione. (Perché "i mercati sono conversazioni", come ci ricorda il Cluetrain manifesto; e lo sono dalla notte dei tempi.)