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Salve a tutti,

Se con il consenso dell'autore e del suo editore straniero, si prepara una proposta di traduzione completa di sinossi e del testo tradotto per intero e se l'editore stesso si fa carico (magari grazie ai suoi contatti) di proporre l'opera, c'è possibilità che l'editore della lingua d'arrivo, accetti il libro ma non la traduzione e decida invece di affidarla a un suo traduttore di fiducia? Inoltre quanto è corretto da parte del collega accettare di tradurre un testo "scoperto" e già tradotto da altri? Infine si corre il rischio che la traduzione allegata alla proposta venga poi "copiata"? Grazie mille.

Agenzia di traduzioni professionali

1 Risposta

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Se ho interpretato bene la tua domanda, direi che questo quesito si situa nell’ambito del contratto di edizione di traduzione e che vale quanto indicato dal sito Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (https://aiti.org/it/informazioni-sulla-traduzione-editoriale#:~:text=Il%20contratto%20da%20stipulare%20per,debole%2C%20ovvero%20l'autore).
La traduzione editoriale rappresenta un atto creativo originale e costituisce un'interpretazione autonoma dell'opera. In virtù di ciò, gode della protezione accordata dal diritto d'autore e dalle disposizioni correlate sancite dalla Legge sul diritto d'autore (LDA) del 22 aprile 1941, n. 633, e le sue successive emendazioni e aggiornamenti 

Secondo l’articolo 127 della Legge sulla protezione del diritto d'autore, i diritti acquisiti devono essere utilizzati entro un tempo determinato e devono generare un utile anche per l'autore: la pubblicazione è quindi un obbligo dell'editore (https://aiti.org/it/faq-traduttori-editoriali#8).

Come riportato sul blog Scrittori in Causa, esistono vari modelli contrattuali possibili.

In un primo scenario, lo scrittore potrebbe considerare la pubblicazione e vendita diretta della traduzione nel mercato internazionale. Per fare ciò ha bisogno  della traduzione completa del libro: la richiesta verrà fatta direttamente al traduttore e la figura dello scrittore e del traduttore decideranno insieme come gestire la retribuzione del lavoro e la gestione dei diritti senza passare da un editore.

In un secondo scenario invece lo scrittore fa produrre la traduzione di una porzione del libro al fine di cercare un editore straniero interessato alla pubblicazione dell’opera. In questo caso il traduttore non ha diritti sul libro, siccome esso non è stato tradotto per intero. Una volta trovato un editore interessato, la traduzione dell’opera completa potrà essere concordata con il traduttore originale o con un altro professionista. Nel secondo caso le porzioni di libro già tradotte non possono essere utilizzate o copiate.

Per maggiori dettagli consulta la pagina: https://scrittorincausa.blogspot.com/2014/03/contratti-e-collaborazioni-tra-autori-e.html.

Per rispondere concretamente alla domanda, se la traduzione è regolata da contratto, essa dovrà essere pubblicata e il traduttore dovrebbe averne i diritti morali ed economici. Non è quindi possibile proporre un’altra versione di traduzione.

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