Non è possibile dare una risposta univoca a questa domanda. Il cliente si aspetta sempre di ricevere un lavoro eseguito "a regola d'arte". In caso di reclami dovuti a errori imputabili al traduttore bisogna innanzi tutto valutare l'entità e la gravità degli errori. Il mio consiglio è quello di non entrare in sterili discussioni, ma di proporre soluzioni e di mantenere il rapporto sui binari della concordia.
In caso di forti discrepanze, se esiste un accordo firmato, si può far valere l'accordo, ma molto spesso gli importi dei progetti di traduzione non consentono di adire le vie legali, in quanto i costi sarebbero di molto superiori all'entità dei danni subiti.
Detto questo, se gli errori contenuti in un testo non lo rendono del tutto inutilizzabile, non è corretto negare del tutto il pagamento. La compensazione economica, insomma, dovrebbe essere proporzionale al danno causato.