Il primo passo per creare un glossario sembra così semplice e banale da non venire spesso preso in considerazione, ma è importantissimo per la sua buona riuscita: usare le risorse esistenti, per esempio una lista di prodotti, nomi o abbreviazioni fornita direttamente dall’azienda che può essere controllata, uniformata, implementata e arricchita.
Inoltre, è importante avere sempre ben presente il destinatario del glossario, per impostarlo nel modo corretto e porre l'accento sugli aspetti più rilevanti (che potrebbero essere le informazioni grammaticali o la descrizione dell'oggetto in questione).
Un consiglio per evitare che il progetto terminologico si sviluppi in maniera caotica e incontrollata è di concentrarsi su un solo prodotto (che può essere il prodotto di base o quello più usato) e una sola lingua per volta.
Inoltre, in un glossario ben fatto non dovrebbero mancare:
- le espressioni specifiche dell'area in cui si sta lavorando;
- le parole che necessitano di una spiegazione;
- le forme abbreviate, gli slogan, le sigle e gli acronimi;
- le liste dei titoli professionali;
- gli indici e le tabelle dei contenuti;
- tutto ciò che ha a che fare con l'azienda e la differenzia dalle altre;
- tutto ciò che riguarda il prodotto e le espressioni che lo differenziano da quello della concorrenza.
Non si dovrebbero, invece, includere le espressioni tipiche usate dalla concorrenza, quelle fuori moda, poco usate o anacronistiche e i termini che non si usano più in seguito a dei cambiamenti avvenuti all’interno dell’azienda.