Trovare un traduttore più esperto disposto a investire del tempo nel formare un collega più giovane non è molto semplice, soprattutto se non si è disposti a pagarlo. Esistono infatti alcuni programmi, come quello chiamato FreelanceLab che offrono servizi di mentoring a pagamento. È un servizio piuttosto diffuso nei paesi di lingua inglese, molto meno in Italia.
Alcune alternative potrebbero essere:
- cercare un traduttore specializzato in un ambito che interessa e proporsi come correttore o traduttore gratuito o a basso costo a cambio di feedback e orientamento;
- contattare centri universitari o di studio che offrano programmi di mentoring o coaching, anche online; le nostre amiche di doppioverso parlavano tempo fa dell'interessantissimo progetto chiamato CommonSpaces: http://www.doppioverso.com/commonspaces-formazione-per-traduttori-da-tutti-e-per-tutti/
- realizzare uno scambio di servizi (se si hanno altre competenze oltre a quelle linguistiche) con un traduttore; per es. si potrebbero scrivere blog post o impaginare testi a cambio di consigli.
Di fondo, bisogna pensare che se si ha a che fare con un professionista affermato, questa persona avrà molto poco tempo libero, per cui - per instaurare un rapporto di scambio - bisogna essere disposti a dare qualcosa di appetibile.
In alternativa, si può cercare qualcuno che sia già uscito dal mercato. Esistono associazioni che mettono in contatto le start-up con ex imprenditori in pensione (a Barcellona, dove risiedo, esiste Secot, per esempio). Per ottenere qualche risultato consiglio anche di non fermarsi agli aspetti peculiari della professione: ricevere coaching nell'ambito del marketing, ad esempio, può - alla lunga - risultare anche più utile di tanti consigli specifici sulle questioni linguistiche.