Avere un sito con cui promuovere la propria attività è certamente imprescindibile per un traduttore, ma è indubbio che non tutti hanno le conoscenze o la voglia di fare da sé, né tantomeno le risorse per acquistare il servizio da terzi.
Innanzi tutto si dovrebbe avere un dominio registrato a proprio nome e un vero e proprio sito con un aspetto moderno e professionale che, come minimo, contenga tutte le informazioni che un potenziale cliente desidera trovare.
Il costo annuo di un nome a dominio è inferiore a quello di una colazione al bar e quello di un hosting di basso profilo (più che sufficiente per un sito-vetrina) non raggiunge il prezzo di una cena per due in un buon ristorante. Viste queste cifre, la scelta di non registrare un dominio corrispondente al proprio nome o alla marca scelta non è proprio una questione economica.
Esistono vari strumenti online gratuiti che permettono di raggiungere facilmente e rapidamente quest’obiettivo. Per sfruttare al meglio questi strumenti basta partire con le idee chiare e con i «compiti a casa» già fatti.
Il passo successivo resta ancora il più spinoso: che cosa caricare sullo spazio web appena acquistato. Ovviamente la scelta migliore sarebbe quella di farsi progettare il sito da un web designer. Se la persona scelta conosce il proprio lavoro, alla fine la differenza si noterà.
I più temerari possono scegliere di creare il proprio sito offline, usando un editor HTML più o meno avanzato, oppure usare un servizio online.
I migliori hosting provider dispongono tutti di sistemi automatizzati per generare siti, strumenti chiamati SiteBuilder, WebWizard, WebBuilder e via dicendo. Non sempre questi strumenti offrono modelli di siti accattivanti e moderni, ma il panorama è talmente vasto che, prima di cercare altrove, vale sempre la pena di controllare l’offerta di servizi del proprio fornitore: potreste scoprire che incluso nel prezzo avete diritto a template gratuiti o a strumenti di questo tipo di ottimo livello.
Per tutti gli altri, le offerte di strumenti online gratuiti o di basso costo sono innumerevoli. Mi permetto di consigliare qui Weebly, che è facile da usare, intuitivo, rapido e con un’ampia base di utenti.
Prima di addentrarci nelle caratteristiche di Weebly, come dicevamo all’inizio, è necessario «fare i compiti»:
- avere ben chiaro l’obiettivo del proprio sito;
- aver definito la mappa più appropriata per raggiungere quest’obiettivo;
- aver preparato i testi;
- aver preparato le immagini o qualunque altro materiale multimedia che si vuole inserire.
Una mappa del sito semplificata potrebbe essere:
- Profilo/Home
- Servizi
- Curriculum
- Clienti
- Tariffe
- Contatto
Per ognuna di queste sezioni vanno preparati il testo e le immagini desiderati. Con i testi e le immagini, si può entrare in weebly.com.
Creare il sito è veramente banale. Basta registrarsi e seguire le indicazioni che compaiono nella parte superiore dello schermo. Consigliamo prima di tutto di scegliere un Design, ovvero un template: ce ne sono a bizzeffe, tutti liberamente modificabili. Se vi pentite della scelta, potete tornare indietro in qualsiasi momento e cambiarlo di nuovo.
Dopo il template, fate clic su Pages e aggiungete la varie pagine. Quindi andate su Elements | Basic e scegliete Paragraph with Title per inserire un blocco di testo, oppure Paragraph with Picture per aggiungere anche un’immagine. Per ogni pagina incollate nel riquadro i testi preparati in precedenza e, se avete deciso di aggiungere immagini, caricatele e aggiungetele.
È inoltre possibile aggiungere codice HTML in qualunque punto della pagina. In questo modo potrete inserire widget di vario tipo, come un bottone SkypeMe, un formulario per il contatto, etc.
Quando avrete terminato la vostra creazione potrete scaricare un file zip con tutto il contenuto del sito pronto per l’upload sul vostro spazio web. I più pigri possono anche optare per l’hosting gratuito messo a disposizione da Weebly stesso, con un dominio di secondo livello (nomescelto.weebly.com). Tutto il processo non dovrebbe portarvi via più di un pomeriggio o due di lavoro. Insomma, non ci sono più scuse per non avere un proprio sito.
(Questo articolo è una versione riveduta di un originale pubblicato su Proz.com)