Diciamo che i tribunali (almeno quelli con i quali ho lavorato io) non ti fanno fare un vero e proprio preventivo, ti consegnano il lavoro (traduzioni) oppure ti convocano (interpretariato) e alla fine possono esserci delle sorprese positive (pagamenti decenti) ma anche delle scottature perché in sostanza fanno un po' come piace e pare a loro giocando sul numero delle vacazioni* e/o rimborsi chilometrici. Alcuni ti dicono di fare tu il calcolo delle vacazioni e poi pagano tutto fino all'ultimo centesimo, gli altri invece ti dicono "Ti becchi questo e zitto!" Proprio per evitare delle sorprese negative alla conclusione dei lavori, da un po' di tempo ho adottato le trattative preliminari per capire se accettare un incarico o meno.
In questo caso specifico, trattandosi di 800 pagine, io vorrei capire se loro saranno disposti a pagarmi una cifra decente. Non vorrei buttare via del tempo prezioso (e qui stiamo parlando di mesi di lavoro!), per poi trovarmi di fronte a un cancelliere che mi comunica "Senta, più di 2.000 euro non possiamo darle!" Insomma, siamo una categoria bistrattata e sottopagata ma a un certo punto bisogna cominciare a pretendere e rifiutarsi i compensi più bassi di quelli delle colf. Minimo minimo, una pagina corrisponderà a una cartella; dunque chiedendo il giusto (circa 20 euro a cartella), verrebbe fuori un preventivo stratosferico (16.000 euro). Quindi la mia domanda principalmente è: quando si tratta di incarichi così impegnativi (sia per il traduttore, sia per il committente), vanno applicati degli sconti? Si fanno i calcoli in un altro modo? Ad esempio suddivido il lavoro in tot mesi di lavoro a tempo pieno e arrivo a circa tot euro al mese?
*vacazione = periodo di tempo che il perito impiega per svolgere l'incarico; una vacazione = 2 ore. Le retribuzioni (lorde!) sono calcolate così: la prima vacazione (in assoluto, non per ogni sessione di lavoro) - 14,68 euro, le successive 8,15 euro; non si può fare più di 4 vacazioni giornaliere (8 ore di lavoro)